Il valore della sofferenza
Un giorno San Pio da Pietralcina, in occasione del compleanno del suo confratello padre Lino, gli disse : “Ti auguro tanta sofferenza!” Questi rimase sconcertato e Padre Pio, addolorato, continuó dicendo: “Ma quale augurio piú bello potrei farti?”
San Pio da Pietralcina ha vissuto per 50 anni la tremenda passione di Gesú portando nel suo corpo i segni visibili della crocifissione. E´certamente uno degli uomini che ha incarnato la sofferenza nel massimo grado, eppure era sempre gioioso, con un vivace senso dell’umorismo. Chiunque lo avvicinava conservava nel cuore il suo sorriso.
Come si puó conciliare l’abisso di sofferenza nel quale era continuamente immerso con la gioia che diffondeva?Il dolore è un mistero di luce e di grazia soprannaturale che dobbiamo penetrare e accogliere perché solo in questa maniera possiamo dare un significato alla nostra vita.
Lo stesso San Pio da Pietralcina piú volte ha ripetuto ai suoi figli spirituali: “Non permettete che si sciupi tanta sofferenza” .
Perché la sofferenza é tanto preziosa?
Come possiamo conciliare la sofferenza con la felicitá?
Perché Dio permette il dolore innocente?
A questi e ad altri interrogativi esistenziali intendiamo rispondere in questa pagina web con questo progetto che rivolgiamo a tutti coloro che soffrono, cioé a tutti gli uomini, perché non esiste vita umana senza sofferenza. E’ proprio la sofferenza infatti che permette invece all’uomo di realizzarsi pienamente nella sua dimensione umano divina.
Con questo progetto a cui diamo vita, risponderemo al mito del progresso che fà dell’aborto, dell’eutanasia, del suicidio assistito conquiste sociali e che spinge l’uomo a scegliere la morte e dare la morte pur di non soffrire.
Con l’apertura ufficiale della Banca della Sofferenza, tutti coloro che lo desiderano, possono depositare e così mettere a frutto il prezioso patrimonio della propria sofferenza.