E’ un progetto per la nuova evangelizzazione che si pone a servizio delle famiglie, delle parrocchie, delle diverse comunità ecclesiali, di tutta la Chiesa, e vuole rispondere concretamente all’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco.
E’un’iniziativa diretta in particolare ai bambini che oggi sono emblematicamente la fragilità di cui bisogna avere cura, come il Maestro ne aveva cura.
“Gesù, l’evangelizzatore per eccellenza e il Vangelo in persona, si identifica specialmente con i più piccoli (cfr Mt25,40). Questo ci ricorda che tutti noi cristiani siamo chiamati a prenderci cura dei più fragili della terra”.(Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 209.)
Obiettivo: aiutare i bambini con le famiglie in forma integrale, prendendo come punto di partenza una immagine concreta, che il cuore è la “Casetta di Dio”.
Il cuore dell’uomo è la casa dove Dio vuole vivere: “Chi mi accoglie Io e il Padre verremo e porremo dimora in lui” (Cfr.Gv.14,23)
Custodire il cuore del bambino è la missione più preziosa che abbiamo al mondo; custodire questo cuore significa farlo rimanere puro anche nell’età della ragione per vivere la beatitudine “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”.
Far vivere in loro la santità, è la cosa essenziale, opera preventiva per eccellenza dall’azione del male, realizzazione della vocazione di ogni uomo, essere irradiazione dell’amore divino.
Per fare questo è evidente la priorità nell’evangelizzazione delle famiglie perché:
“La famiglia attraversa una crisi culturale profonda, come tutte le comunità e i legami sociali. Nel caso della famiglia, la fragilità dei legami diventa particolarmente grave perché si tratta della cellula fondamentale della società, del luogo dove si impara a convivere nella differenza e ad appartenere ad altri e dove i genitori trasmettono la fede ai figli.(Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 66)
“Nemmeno possiamo ignorare che, negli ultimi decenni, si è prodotta una rottura nella trasmissione generazionale della fede cristiana nel popolo cattolico. È innegabile che molti si sentono delusi e cessano di identificarsi con la tradizione cattolica, che aumentano i genitori che non battezzano i figli e non insegnano loro a pregare, e che c’è un certo esodo verso altre comunità di fede.”(Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 70).
Per raggiungere questo obiettivo il progetto ha i seguenti mezzi:
a) La consacrazione
La cosa fondamentale di questo progetto è la consacrazione del bambino già nel seno materno e poi presto al primo uso di ragione.
La consacrazione la devono vivere il papà e la mamma già nella loro unità matrimoniale; non è una loro iniziativa devozionale ma è una scelta di vita: riconoscere che Dio – Padre di vita- è al centro.
Il futuro di questo bambino sarà il risultato di questa consacrazione all’Amore di Dio.
A Fatima, quando i tre pastorelli hanno detto “sì” alla richiesta della Madonna di offrirsi a Dio, hanno aperto a Dio la porta del loro cuore, accettando da Lui tutto ciò che gli avrebbe mandato. Subito dopo la Madonna aprì le braccia e dalle sue mani partirono due raggi di luce; Lucia nel suo diario dirà che quella Luce era Dio, era lo Spirito Santo. Con l’esempio degli avvenimenti di Fatima riproposto ai bambini di oggi si ripeterà la consacrazione fatta dalla Madonna e i bambini aprendo il loro cuore a Dio realizzeranno l’incontro personale con Gesù, e nel loro cuore dimorerà Dio.
b) Formazione di Nidi di Preghiera, gruppi di preghiera di bambini con la spiritualità di Fatima. L’assiduità al gruppo è aiuto per la perseveranza. Il Nido di preghiera è un luogo, di discepolato e di formazione per la missione. Nel Nido di preghiera i bambini si riuniranno una volta alla settimana nella parrocchia davanti a Gesù Eucaristico per recitare il Rosario, ricevere formazione e adorare Gesù per poi essere missionari nelle loro famiglie, pregando ogni giorno. L’attività missionaria sarà continua in tutti gli ambienti dove si potranno incontrare bambini. San Padre Pio, a suo tempo, voleva che si formassero gruppi di preghiera di bambini che lui chiamava “Nidi di Preghiera”. Per lui, il cuore doveva essere come un nido.
c) Pastorale Familiare
Dalla partecipazione ai Nidi di preghiera le famiglie si sentiranno sensibilizzate ad approfondire il loro legame matrimoniale. Il progetto Casetta di Dio sosterrà le famiglie ad approfondire ed esercitare il loro ministero di genitori. Farà loro scoprire che il fondamento ultimo della loro unione non è la loro volontà umana espressa con il loro sì, ma che quel loro sì ha valore pieno solo se coincide con la Volontà divina vissuta ogni giorno nella gioia e nel dolore.
d) La carità: i bambini saranno abituati a vivere la carità, cominciando dalle piccole cose di ogni giorno. “Opera di carità è prestare con buona volontà benefici al prossimo anche longanimità e pazienza e anche usare delle cose che abbiamo con discernimento” (S.Massimo confessore).
e) Giardino di Maria: realizzare un luogo d’incontro, di preghiera, di attività dove tutti piccoli e grandi possano sviluppare il progetto in clima di oratorio.
f) Sito web: luogo di incontro virtuale che aiuterà a far conoscere il progetto. Servirà a farsi una raccolta di buona musica, di buoni libri, una videoteca di buoni film selezionati secondo criteri di Bene di Bellezza e di Bontà. Dove saranno trattati vari temi per dare ai cuori casetta di Dio un’ alimentazione spirituale sana. Ci saranno videogiochi, videoclip, produzioni multimediali. Sarà un sito di collaborazione e di collegamento per tutti coloro che sono interessati al progetto
“La nuova Gerusalemme, la Città santa (cfr Ap 21,2-4), è la meta verso cui è incamminata l’intera umanità. È interessante che la rivelazione ci dica che la pienezza dell’umanità e della storia si realizza in una città. Abbiamo bisogno di riconoscere la città a partire da uno sguardo contemplativo, ossia uno sguardo di fede che scopra quel Dio che abita nelle sue case, nelle sue strade, nelle sue piazze…”(Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 71)
L’immagine del “Cuore casetta di Dio” insegna ai bambini a capire che Dio vuole abitare nei loro cuori e stabilire in loro il Suo Regno. Se ci sono molti cuori “Casetta di Dio”, in cui vive l’Amore, si formerà una grande città. E se ci sono molte città formate da molti cuori
” Casetta di Dio”, si formerà un grande Regno .
È il Regno di Dio che Gesù ci ha insegnato a chiedere con la preghiera del Padre Nostro: “. Venga a noi il tuo Regno”, Regno di amore di pace di gioia e di vita.