La Consacrazione

Gesù è il Maestro e con i suoi ammaestramenti fatti di parole ed opere ci ha insegnato e ci insegna ogni giorno a vivere  bene la nostra vita, e a stare sempre nella pace e nella gioia.

Un dono grande che ci ha dato proprio sotto la croce, è stato quello di affidarci a Maria  Sua Mamma che  diventò da quel momento nostra mamma. Quindi abbiamo d’allora una mamma sulla terra e una mamma nel cielo. Nella Chiesa si è diffusa così una pratica che si chiama “ Consacrazione alla Vergine Maria”.  E’ un atto che esprime la volontà e il desiderio di una persona di essere tutta di Dio, essere tutta amore, affidandosi all’intercessione di Maria.

Maria è un esempio, un modello da imitare che ci fa riflettere e meditare su  quello che Lei ha fatto e come ha risposto a Dio. D’altronde quello che ha fatto Gesù  Bambino che ha ascoltato la Mamma, ha ubbidito a Lei ed è cresciuto in età e grazia. In pratica Maria non fa altro che farci crescere in quello che Lei ha imparato: ad amare Dio con tutte le forze, con tutta la  mente con tutta l’ anima. Quando Gesù sarà cresciuto, alle nozze di Cana lei affermerà: “Fate quello che Lui vi dirà”. Questa è la missione di Maria: portarci a vivere come Gesù, in una totale obbedienza al  Papà del cielo, ad essere “ CONSACRATI”, uniti sempre a Lui alla Sua volontà.

Dove ha inizio tutto? Come ha inizio la Consacrazione?

Per Maria la consacrazione è avvenuta nel momento dell’Annunciazione. Quando l’Angelo le disse in poche parole: Vuoi aprire la porta del tuo cuore a Dio, al  progetto che ha su di te ?

Dio l’aveva creata Immacolata, cioè senza peccato originale, ma in mano le aveva dato la chiave del libero arbitrio e con la sua volontà doveva  decidere se aprire o no la porta a Dio e fare quello che Lui decideva.  Quando Lei rispose “Si”, aprì la porta del suo Cuore Immacolato e lo Spirito Santo entrò in Lei e vennero Gesù e il Padre del cielo che presero dimora nella casetta del suo cuore. Finalmente Dio era tornato ad abitare nella Sua casetta.

UN’ ALLEANZA

Quel “Si” dell’Annunciazione Maria lo ha poi ripetuto tante volte, in tante occasioni; Lei è stata fedele e forte anche nel dolore, nell’aprire sempre, solo a Dio la porta del cuore.

La Consacrazione non consiste solo di un momento, ma è un’Alleanza con Dio che deve durare tutta la vita. La storia sacra del popolo ebreo ce lo insegna e Gesù  nell’ultima cena  ci parla della sua nuova ed eterna Alleanza

Per noi Maria è il modello! Dobbiamo fare come Lei, per essere veramente Consacrati a Dio ed essere trasformati in veri figli di Dio.

IL BATTESIMO

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Satana con il peccato originale ci aveva legato come con una catena. Quando Gesù con la Sua passione, morte e resurrezione lo ha vinto, finalmente Dio ha potuto vivere di nuovo nella sua casetta, nel cuore degli uomini.  Gesù per aiutarci a vivere la Consacrazione, questa Alleanza con Dio, ci ha lasciato altri doni. Sono i 7 Sacramenti. Il primo è il Battesimo che ci toglie il peccato originale, già da piccoli, da appena nati. Quando noi non sappiamo ancora ragionare e non possiamo intendere e volere, la Chiesa con il  potere ricevuto da Gesù, permette che siamo battezzati, che ci venga tolto il peccato originale. Pensiamo al dono che ci fa  Dio! E’ chiaro, Lui vuole farci suoi figli adottivi, vuole trasformarci in amore…. Attraverso la fede dei nostri genitori che dicono per noi quel “Si” che disse Maria, si apre la porta del nostro cuore a Dio e Lui viene a vivere con noi. Ma per sempre? No! Fino a quando diventiamo “grandi”! E si diventa grandi quando raggiungiamo l’uso di ragione e possiamo peccare.  I bambini finchè sono innocenti non possono peccare e non pongono impedimenti nell’aprire la porta del loro cuore a Dio. Per questo la Chiesa permette ai genitori di dire per i propri figli il “Si” a Dio,   consacrandoli nel  Battesimo. Da “grandi” i bambini devono rinnovare la Consacrazione battesimale con la loro volontà. Questo è l’incontro da avere con Dio, scoprire la missione di Gesù, la missione dello Spirito Santo di farci diventare figli di Dio.


LA CONSACRAZIONE OGGI

La Consacrazione  a Maria non è un fine , ma è un mezzo per vivere la fedeltà alle nostre promesse battesimali, da “adulti”. Per vivere la nostra grande dignità di essere Figli di Dio.

Questo è il problema vero della trasmissione della fede: Riscoprire la centralità della Consacrazione e dell’essere “bambini” e rivalutare il ruolo importante di Maria.

 Interessante la riflessione di P.Antonio Sicari che afferma :”S. Tommaso sostiene che il bambino al primo uso di ragione deve essere aiutato al più presto a fare un atto esplicito in cui si impegna ad amare Dio sopra ogni cosa, con tutta l’anima, con tutte le forze, un atto di consapevole obbedienza al primo e più grande dei comandamenti. Forse tanta fatica a discernere e tanta incertezza in molti giovani dipende dalla grave dimenticanza e sistematica trascuratezza da parte dei genitori ed educatori nel trasmettere ai figli l’adempimento di questo originario e sommo dovere”. ( P.A.Sicari,Il quinto libro ritratti di santi, vita di S.TeresaMargherita Redi, 1996, Jaka Book)

MARIA NELLE SUE APPARIZIONI

Maria è madre, è veramente madre. Nell’apparizione a S.Juan Diego a Guadalupe in Messico questo ha ribadito:” Non sono forse io tua madre?”. Invita il più piccolo dei suoi figli Juan Diegito ad abbandonarsi con confidenza nelle sue braccia materne. In tutte le apparizioni nel mondo Maria non fa altro che esercitare il mandato datole da Gesù: Di essere nostra madre. In tutti gli eventi che si susseguono sulla terra Lei è sempre presente per scongiurare i pericoli ed aiutare i suoi figli a vivere da veri figli di Dio. A Fatima, in particolare incomincia a formarli più in profondità rivelando il desiderio di Dio, cioè quello di vivere nel loro cuore, nella Sua casetta. Ma per realizzare questo c’è bisogno della loro volontà e Lei si presenta a tre pastorelli piccoli, poveri e ignoranti chiedendo prima di tutto la loro Consacrazione a Dio.  In sintesi chiede loro:“ Volete offrirvi a Dio pronti ad accettare tutto quello che vi invierà, per la Pace nel mondo e per la conversione dei peccatori?”. Coinvolge tre bambini nel processo di pace e conversione del mondo. A Medjugorie rivelandosi a bambini e ragazzi, inizia un altro grande movimento di evangelizzazione che interesserà direttamente una parrocchia e si diffonderà nel mondo, sempre partendo dall’apertura del cuore e dalla piccolezza.

PAPA FRANCESCO PARLA AL CUORE

 Il pontificato di Papa Francesco porta un  rinnovamento della Chiesa. Il discepolo di Gesù deve essere colui che  ha aperto il suo cuore a Dio e ai fratelli e così trasformato nello stesso cuore di Gesù realizza la sua missione. Porta l’Amore Misericordioso ad ogni fratello, annunciando la paternità di Dio e la sua tenerezza.